Prevenzione HIV e Infezioni sessualmente trasmesse

Campagna estiva di sensibilizzazione del Servizio sanitario regionale a cura di HelpAids: non abbassare la guardia

 

Via alla nuova campagna estiva di sensibilizzazione del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna a cura di HelpAids.
Il focus è l’uso corretto del preservativo per il contrasto alla diffusione di HIV e IST – Infezioni Sessualmente Trasmesse. Un messaggio importante anche in un territorio come quello dell’Emilia-Romagna dove negli ultimi dieci anni le nuove diagnosi sono quasi dimezzate.
Un segnale positivo, fa notare l’assessore regionale alle Politiche per la salute, ma che non deve far abbassare la guardia di fronte ai numeri di chi scopre di aver contratto il virus solo quando è già troppo tardi.

HIV foto testo

Ad
oggi, infatti, sono disponibili numerose strategie per la prevenzione
dell’HIV/AIDS, tanto che si parla di “prevenzione integrata”, ma pur con la
disponibilità di questi trattamenti farmacologici, l’utilizzo corretto del
preservativo rimane uno metodo efficace e fondamentale per la prevenzione, sia
dell’HIV/AIDS che di altre Infezioni
Sessualmente Trasmesse
. Queste, come riporta il Rapporto
dell’Istituto Superiore di Sanità del 2020, sono in aumento del 40%
negli ultimi 27 anni e le strategie farmacologiche non “fanno barriera”. Per
questo la nuova campagna ricorda l’uso corretto del preservativo, che resta uno
metodo efficace e fondamentale per la prevenzione.

Tutto
il materiale della campagna è disponibile alla pagina dedicata  e sarà
distribuito anche alle Aziende
sanitarie
, per una diffusione sul territorio, e a 1.300 farmacie, da
Piacenza a Rimini, della rete creata con Federfarma Emilia-Romagna, Assofarm –
Farmacie Comunali, Farmacie Unite e AscomFarm.   
Con
questa nuova campagna, inoltre, si rafforza l’alleanza tra il Servizio Sanitario
Regionale, helpAIDS e  ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral
Research), il Congresso delle Società Scientifiche e delle Associazioni che si
occupano di HIV/AIDS.

 

I numeri dell’Emilia-Romagna

In
Emilia-Romagna continua a diminuire il numero di persone che contraggono
l’infezione da Hiv: nel 2020 sono state registrate 140 nuove diagnosi (erano
388 nel 2010, fino alle 209 del 2019), con un’incidenza pari a 3,1 casi ogni
100.000 abitanti.

L’incidenza
si mantiene più alta nel sesso maschile (4,6 rispetto al 1,7 del sesso
femminile). Nel periodo 2006-20 l’incidenza media è risultata pari a 7,2 casi
per 100.000 abitanti, con
un trend complessivamente in calo
in entrambi i sessi, anche se
più marcato in quello maschile. Nello stesso periodo le persone sieropositive diagnosticate
sono prevalentemente di sesso maschile (74%), nella fascia di età 30-39 anni
(31%) e di nazionalità italiana (68%).

La
modalità di
trasmissione
principale risulta essere nell’88% dei casi quella
sessuale.

Nel
19% dei casi tra le donne, la sieropositività è stata scoperta in corso di
gravidanza; in genere si tratta di donne straniere (84%).

Resta
purtroppo ancora alto il numero di chi arriva a una diagnosi tardiva.
Nel periodo 2006-20 il 52% delle persone sieropositive era già in Aids o in una
fase molto avanzata dell’infezione, al momento della diagnosi. Nel 2020 la
percentuale è del 66%.

L’incidenza
per classi di età mostra
come le classi più colpite siano quelle tra i 20 e 49 anni: il fenomeno è
appena rilevabile per i giovanissimi sotto i 20 anni e di minor impatto negli
ultracinquantenni.

Le
persone straniere con
diagnosi di infezione da HIV rappresentano poco meno di un terzo (32%) del
totale: sono sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente
di sesso femminile.

Per
informazioni è disponibile il
numero verde regionale
, 800.856.080:
gli operatori sanitari rispondono dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle 18;
il lunedì anche dalle 9 alle 12.

 

[28 luglio 2022]

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